Mi è sempre piaciuta la venere di Willendorf, ha qualcosa di veramente ancestrale, un alone di mistero. Un'idealizzazione, un vero esercizio di astrazione della figura della donna, sicuramente un’opera d’arte, che indica la capacità dell'umanità di andare oltre la forma, oltre a quello che l’occhio vede. Qualcuno ha cristallizzato la realtà che viveva migliaia di anni fa, facendo della scultura un messaggio, perché l’essere umano ha la necessità di comunicare, di raccontare. Avevo disegnato questi schizzi qualche tempo fa e ora li ripropongo su qualche disco che era rimasto vuoto in una scatola. Non amo particolarmente buttare cose su cui ho lavorato tanto. Ho fatto questi graffiti partendo dalla figura di abbondanza della venere di Willendorf e immaginando che più passano i secoli e più l'ideale di donna diventa praticamente filiforme. Considerato che se nelle tribù primitive, una giustificazione pratica esiste, ad oggi non ve ne è alcuna, a scagionare media e industri
Blog nel quale pubblico dal 2011 tutti i lavori artistici di Antonio Ziccarelli, conoscosciuto anche come A5f11 o più di recente #ZiC