Mi è sempre piaciuta la venere di Willendorf, ha qualcosa di veramente ancestrale, un alone di mistero. Un'idealizzazione, un vero esercizio di astrazione della figura della donna, sicuramente un’opera d’arte, che indica la capacità dell'umanità di andare oltre la forma, oltre a quello che l’occhio vede. Qualcuno ha cristallizzato la realtà che viveva migliaia di anni fa, facendo della scultura un messaggio, perché l’essere umano ha la necessità di comunicare, di raccontare.
Avevo disegnato questi schizzi qualche tempo fa e ora li ripropongo su qualche disco che era rimasto vuoto in una scatola. Non amo particolarmente buttare cose su cui ho lavorato tanto. Ho fatto questi graffiti partendo dalla figura di abbondanza della venere di Willendorf.
L'opera è stata realizzata in Gres ad alta temperatura, 1260°C, in fornace a legna; cristallina base cenere e colorazione in ossido di ferro puro; composta da: Due dischi leggermente diversi uno di diametro 15 cm, altezza 3cm e l'altro con un diametro di 13,5cm, altezza 3cm.
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