Con quest’ultima sequenza concludo questo excursus nella metamorfosi del “peccato” verso l’accettazione e la consapevolezza della depravazione del mondo. Come nel purgatorio dantesco si sconta e si spera che la luce eterna cancelli ogni traccia di quello che abbiamo visto e fatto. I visi hanno gli occhi spalancati, le orbite vuote e profonde, svuotate da ogni lacrima. Non urlano più la loro disperazione, ma hanno le labbra serrate in una rigida smorfia di rassegnazione.
Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente, è l'unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un'anima. José Saramago, Cecità.
L'opera è stata realizzata in gres ad alta temperatura, 1260°C, in fornace a legna; cristallina base cenere e colorazione in ossido di ferro puro; composta da: tre dischi diametro 13 cm, altezza 3cm.
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