Ogni cerchio contiene tre semisfere in rilievo, con un
“taglio” abbozzato di forma geometrica (tondo, quadro e triangolare) nel centro
rispetto all'osservatore che vi si pone frontalmente.
Ogni semisfera ne genera un’altra, tutte segnate dallo stesso
“seme” destinato a ripetersi come nei frattali, aumentando e diventando sempre
più grande. Nulla cambia: il “seme” quadrato genera solo e soltanto altri
quadrati, come il tondo genera un altro tondo e il triangolo genera un altro
triangolo e così via. O almeno, finché, la sequenza non venga interrotta.
E se invece, l'incessante ripetizione abbia un senso che non sia possibile
arrivare a comprendere? Dopotutto, un proverbio che sento dire, sin da quando
ho memoria, recita: “chi nasce tondo non muore quadrato”.
L'opera è stata realizzata in Gres ad alta temperatura, 1260°C, in fornace a legna; cristallina base cenere e colorazione in ossido di ferro puro; composta da: tre dischi diametro 15 cm, altezza 6cm.
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